Il Polo Museale Sanlurese, formato dal Castello Medievale e dalla Casa del Pane, si trova al centro dell’antico borgo.
Il Castello, detto “di Eleonora d’Arborea”, costruito nel 1355 per volontà di Pietro IV d’Aragona, è l’unico ancora abitabile tra i castelli medievali presenti in Sardegna e conserva intatte le suggestioni di sale anticamente arredate.
Esso ospita attualmente numerose collezioni, tra le quali spicca quella dedicata al Risorgimento e alla Prima Guerra Mondiale, in cui sono custoditi cimeli garibaldini, armi e oggetti da campo, giornali d’epoca e il Tricolore che, nel 1918, sventolò nella Trieste riconsegnata all’Italia. Di straordinaria bellezza sono senza dubbio le ceroplastiche artistiche, che comprendono oltre 400 opere databili tra il Cinquecento e l’Ottocento, così come affascinano la sezione napoleonica e, in particolare, la prestigiosa raccolta di lettere e autografi del poeta Gabriele D’Annunzio.
Oltre ad essere uno scrigno di storia, Sanluri è anche l’emblema della tradizione millenaria di una comunità dedita alla coltivazione dei campi e alla lavorazione dei suoi frutti, primo tra tutti il grano. Non a caso, l’antico toponimo Sellori (Seddori in sardo) deriva forse dalla contrazione della frase “su logu e su lori” (il territorio del grano). Ed è infatti dalla semola di grano duro che nasce uno dei simboli di Sanluri: il pane civraxiu.
A questo prodotto d’eccellenza è stato dedicato il museo “La Casa del Pane”. Un luogo che, attraverso un allestimento suggestivo, accompagna i visitatori lungo un viaggio che ripercorre la storia del pane nella cultura gastronomica mediterranea, esplorando la nobile “arte bianca” della panificazione, svelandone i segreti e, soprattutto, regalando un’esperienza sensoriale indimenticabile.